Era l’aprile scorso, quando i cani tedeschi specializzati nelle ricerche di corpi anche sott’acqua raggiunsero il lago d’Iseo come ultimo tentativo per rintracciare il corpo di Chiara Lindl. Nonostante abbiano fiutato qualcosa, però, del corpo della giovane 20enne tedesca caduta nelle acque del Sebino il 1° settembre dell’anno scorso mentre si trovava su un’imbarcazione con degli amici non c’è ancora alcuna traccia.

I genitori della giovane, che avevano gettato un fiore nel lago consapevoli delle difficoltà di ritrovare la figlia e che torneranno a Pisogne a settembre per la posa di una lapide in suo ricordo, non vogliono però abbandonare del tutto la speranza.

Grazie anche ai numerosi volontari che in questi mesi si sono dati da fare, con sforzi e risorse proprie, per continuare le ricerche: proprio per aiutarli in queste operazioni la signora Irena Lindl, madre di Chiara, ha annunciato una nuova raccolta fondi tramite la piattaforma GoFundMe, destinata al Gruppo Soccorso Sebino ed alla Protezione Civile Sommozzatori di Capriolo.

I fondi serviranno a sostituire alcune attrezzature non funzionanti, in particolare un Rov, e per acquistare un sonar, agevolando così il lavoro di chi non si è ancora arreso all’idea di lasciare il corpo della giovane nelle acque del Sebino. “Tutti i soldi”, scrive la signora Lindl, “saranno donati anche se Chiara non sarà ritrovata. In questo modo, le organizzazioni potranno aiutare anche altre persone in futuro”.

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