Martedì 23 aprile, Breno. Le pieghe del collo di Seneca svettano sulla tela ad olio attribuita al grande pittore del Seicento napoletano Giacomo Farelli. Come sia arrivata a Breno, non è al momento dato saperlo. I toni drammatici del dipinto prendono la parola grazie alla chitarra di Matteo: una passacaglia e due preludi, di cui l’ultimo di Bach. Le note non sono sole: al primo piano del CaMus si alternano due voci: quella di Laura, che ci rende il contesto della morte del filosofo, e Martina, che aggiunge enfasi teatrale alla lettura. Il pubblico ascolta e si lascia già rapire dalla musica del flauto a traverso, al piano di sopra.

Un momento culturale quello di oggi pomeriggio. Più che uno spettacolo vero e proprio si tratta di un’unione d’intenti ed anime, che prende vita grazie agli studenti del Liceo Golgi di Breno (indirizzi classico e musicale) e alle ragazze della Casa alloggio di Cooperativa Arcobaleno. Siamo “Tra mito e storia”, una mostra (accessibile dal 3 febbraio al 9 giugno) che diventa rassegna, impreziosendo il viaggio alla scoperta delle opere del museo con conversazioni attorno all’arte e performance musico-teatrali. Con i dipinti – perlopiù inediti – che si trasformano in narrazioni partecipate. Il museo diventa così un luogo d’incontro e socializzazione inclusiva. Ne parliamo con il Direttore, Federico Troletti:

Un breve estratto dall’intervista a Federico Troletti, Direttore del Museo

I presenti si spostano al piano superiore, dove sotto le bianche travi a vista del CaMus ci si accomoda come in un salottino. Il quadro al centro della scena stavolta è piccolo, ma questi 18 per 25 centimetri sono più che sufficienti a portarci sulla scogliera del presunto ritrovamento di due scheletri: quello di Ettore Fieramosca e del suo cavallo. Per ammirare le pennellate ottocentesche di Massimo Tapparelli d’Azeglio è meglio avvicinarsi. Ma, prima che con gli occhi lo facciamo con le danze rumene del compositore Béla Bartók, interpretate da Sebastiano (chitarra) e Giada (flauto a traverso). Le voci che ci raccontano la storia appartengono invece a Noemi, Nicole della cooperativa e a una studentessa. Quest’ultima frequenta il Liceo Classico di Breno, di cui approfondiamo il coinvolgimento con la Prof.ssa Alessandra Pedersoli, Docente di Storia dell’Arte:

Un breve estratto dall’intervista alla Prof.ssa Alessandra Pedersoli

Il coinvolgimento degli studenti e della Cooperativa Arcobaleno non termina però con l’ultima nota di oggi. Un secondo momento culturale attorno al mito si terrà infatti venerdì 10 maggio, sempre al CaMus, sempre alle ore 16:30.

Per comprendere meglio lo spirito dell’iniziativa v’invitiamo ad ascoltare la puntata di VocePRESENTE in onda il 3 maggio alle ore 10:10, dove trasmetteremo le interviste complete a Federico Troletti, Alessandra Pedersoli, Rosa Sturniolo e Nives Galli. L’episodio si potrà poi riascoltare in podcast dalla pagina della trasmissione.

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