Dopo anni di latitanza, il G16, l’unione di 16 Comuni del lago di Iseo, sponda bergamasca e bresciana, si è riunito condividendo la decisione di rilanciare l’attività dell’ente con una logica che superi gli schieramenti politici e nell’interesse delle comunità locali.

È successo questa settimana in municipio a Iseo, dove si sono trovati gli amministratori di Castro, Costa Volpino, Iseo, Lovere, Marone, Monte Isola, Paratico, Parzanica, Pisogne, Predore, Riva di Solto, Sarnico, Sale Marasino, Solto Collina, Sulzano e Tavernola Bergamasca, rinnovando l’unione d’intenti nata nel 2010 e rafforzata con l’evento internazionale The Floating Piers del 2016.

Nel 2020 era stato sottoscritto anche il Protocollo d’Intesa con le due province di Bergamo e Brescia per favorire lo sviluppo territoriale del Sebino. La pandemia aveva imposto altre priorità, ma ora, dopo la tornata elettorale di giugno, le rinnovate amministrazioni si sono riunite per il rilancio delle prospettive di collaborazione all’interno del G16. Tra le iniziative la necessità di coordinare e far conciliare tutti gli eventi promossi nei Comuni rivieraschi.

Non è stato escluso che il lago possa tornare ad essere scenario di performance internazionali come il ponte di Christo, come l’opera dell’artista Lorenzo Quinn pensata per il lago d’Iseo e per ora soltanto accantonata.

Share This