Si avvicina la Santa Crus di Cerveno, l’evento decennale quest’anno particolarlmente atteso, dal momento che non si tiene dal 2012: nel 2022, date le incertezze dell’emergenza causata dalla pandemia, si preferì rimandare a tempi migliori.

Le date sono state fissate da tempo: domenica 26 maggio e, in replica notturna, il 2 giugno, sempre tra i suggestivi percorsi del centro storico e della campagna che circonda il paese. Una tradizione fatta di usanze popolari, artistiche, storiche, religiose e sociali di origini antiche, che ogni volta coinvolge un’intera comunità.

Alla luce di tutto questo il Centro Faunistico del Parco dell’Adamello ha deciso di organizzare un’edizione speciale del proprio ciclo di incontro “Impara da Lontano” dedicato alla Santa Crus. In tutto, quattro seminari online (di cui due anche in presenza), che si propongono di mettere in comunicazione il mondo accademico, che si occupa di arte rupestre e ritrovamenti di cultura materiale, e il mondo scientifico, che si occupa di educazione ambientale.

Grazie alla collaborazione di archeologi locali e non si attraverserà l’arco alpino alla scoperta degli ambienti che, nei secoli, hanno ospitato arte rupestre storica con elementi di devozione popolare. Il primo appuntamento, andato in scena venerdì 19 aprile alle ore 20:30 sia online che presso la Casa Museo di Cerveno, era dedicato alla Val Brembana ed alla “Vita e devozione nei millenni”, con Sara Bassi.

Lunedì 22 è toccato a “Pastori e religiosità popolare sulle rocce della Val di Fiemme”, a cura di Marta Bazzanella; il prossimo appuntamento è invece in programma per domani, venerdì 26 aprile, sempre alle 20:30 sia online che in presenza presso la Casa Museo, quando si parlerà di “Devozione sulle pietra e spiritualità in epoca moderna”, con Federico Troletti.

L’ultimo appuntamento, lunedì 29 aprile alle ore 20:30 online, sarà sulle “Incisioni rupestri del Monte Bego, uno sguardo alle incisioni storiche tra vita vissuta e devozioni popolari”, a cura di Silvia Sandrone. Per tutti gli appuntamenti la prenotazione è obbligatoria chiamando il 348 45 95 374 o via mail a lontanoverde@gmail.com: tutte le donazioni e i contributi sono reinvestiti nel Centro Recupero Animali Selvatici del Parco dell’Adamello, per la cura della fauna selvatica in difficoltà.

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