A pochi giorni dalla conferma, giunta dall’Arpa, che gli scarti di guarnizioni di gomma industrali presenti nel lago d’Iseo contengono metalli, micro e nano-plastiche e amianto, Legambiente fa sentire la propria voce, chiedendo che si intervenga tempestivamente.

Lo fa tramite Dario Balotta, presidente del circolo Basso Sebino che, in una nota, ricorda che l’associazione ambientalista aveva depositato già nel gennaio 2019 un esposto a proposito alla Forestale di Sarnico. I dati comunicati dall’Arpa richiedono dunque, dice Legambiente, una rimozione tempestiva degli scarti nel lago, che si trovano all’altezza di Tavernola Bergamasca.

Se la Regione Lombardia si è detta pronta ad intervenire ed a recuperare i due milioni di euro necessari per le operazioni, Legambiente chiede che questa ricerca dei fondi non diventi “un pretesto per non decidere rapidamente l’asportazione dell’enorme volume di gomma nelle acque di Tavernola”.

Secondo gli ambientalisti, tra l’altro, i fondi ci sarebbero già: “anche quest’anno”, prosegue la nota, “l’Autorità di Bacino del Laghi d’Iseo Endine e Moro ha chiuso il suo bilancio con un milione di euro. Riceverà inoltre 640mila euro per investimenti nel 2024 e 190mila euro per le spese correnti”. “I Comuni del G16”, chiude Legambiente, “escano dal loro letargo e mettano la tutela ambientale del Sebino e quindi le risorse a loro destinate dall’Autorità di Bacino al primo posto delle loro attività”.

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