Non è una notizia che farà contenti gli studenti e le studentesse, eppure mancano meno di tre settimane all’inizio del nuovo anno scolastico. Un impegno che coinvolge tutta la famiglia, non solo chi deve tornare sui banchi: perché se ai ragazzi e alle ragazze tocca rimettersi a studiare, fare compiti ed affrontare verifiche, ai loro genitori spetta accaparrarsi i libri di testo necessari per tutto l’anno.

Una spesa, questa, che grava non poco sulle economie familiari, che spesso devono vedersela con continui cambi di libri da parte degli insegnanti e degli istituti per stare al passo con l’aggiornamento dei programmi scolastici.

Da qualche tempo è nata una piattaforma di vicinato che cerca di aiutare a risparmiare qualche soldo, a cui hanno aderito, in Vallecamonica, i Comuni di Breno e Niardo e, sul Sebino, quello di Iseo. Si chiama Giraskuola, è gratuita e consente a chi si iscrive di poter vendere, regalare o scambiare libri ed altro materiale scolastico. Mettendo in relazione i residenti nello stesso Comune e nei paesi limitrofi, si cerca così di dare nuova vita ai libri di testo che non sono più utilizzati e, al tempo stesso, di risparmiare sull’acquisto di quelli nuovi.

Il funzionamento di Giraskuola è molto semplice: dopo essersi registrati bisogna andare, tramite una mappa sul sito, sul Comune in cui si trova la scuola frequentata (e che deve essere a sua volta iscritto alla piattaforma). Quindi va individuato l’istituto e la classe: compare così l’elenco dei libri necessari. L’utente può quindi decidere di mettere a disposizione uno dei volumi indicati dall’elenco oppure acquistarli.

La piattaforma provvederà poi a mettere in contatto chi vuole acquistare e chi vende, che a loro volta, esternamente alla piattaforma, potranno concordare un prezzo o uno scambio. Tramite Giraskuola si risparmia così sui costi dei libri, si recuperano materiali didattici, si rafforza il senso di comunità e si riduce l’impatto ambientale.

Come detto, per ora in Vallecamonica fanno parte della rete Breno e Niardo: “Abbiamo scelto di aderire “, dicono dal Comune di Breno, “perché crediamo nel valore dell’economia circolare sul territorio e negli strumenti che permettono ai propri cittadini di risparmiare in modo virtuoso riducendo gli sprechi. Il buon vicinato e il sostegno alle famiglie si può esprimere anche attraverso strumenti digitali pensati per offrire un servizio utile e ecologico promuovendo il risparmio consapevole”.

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