Potrebbe tranquillamente definirsi “la giornata della rinascita”, quella in scena oggi a Marone e che vede come protagoniste la Feltri Marone e l’inaugurazione del suo nuovo stabilimento. Una rinascita che ci riporta indietro nel tempo a quel venerdì 19 aprile 2019, quando un incendio causato da un cortocircuito nel magazzino delle materie prime provocò fiamme alte fino a 20 metri, un lungo lavoro di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco e l’inagibilità di tutta la struttura.

Fortunatamente, questo va detto, i danni furono solo materiali (per un totale di 20 milioni di euro) e non ci furono né vittime né feriti, ma lo shock fu grande. Nonostante questo, l’ingegnere Paolo Franchi, Presidente della Feltri Marone, non si perse d’animo e si mise subito al lavoro per riaprire il prima possibile: messa in sicurezza la vicina ferrovia (la linea fu interrotta per circa un mese), fu sistemata e riavviata la parte di stabilimento meno danneggiata; i reparti magazzino, spedizioni e giunzioni furono invece spostati temporaneamente a Costa Volpino.

Intanto, si è proceduto alla realizzazione del nuovo stabile, finalmente pronto: 3.700 metri quadrati su quattro piani. In quello interrato ci sono gli spogliatoi, il magazzino e la vasca antincendio; al piano terra l’area spedizioni e finitura delle tele; al primo piano il reparto giunzioni ed al secondo il magazzino per le tele semilavorate o finite.

Otto milioni gli euro spesi per la nuova struttura di via Zanardelli, oggi inaugurata: alle ore 14:30 l’accoglienza con la Banda musicale di Marone; alle 15:00 il taglio del nastro ed a seguire il discorso del Presidente e la proiezione del docufilm che racconta le fasi della ricostruzione.

A mons. Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia, il compito di benedire la struttura. Presenti anche le autorità locali e, ovviamente, i dipendenti. A termine della giornata di festa, la visita guidata al nuovo stabilimento.

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