Un albero secolare come il Platano monumentale di Breno necessita di costanti cure e attenzioni. Considerata la sua posizione in una zona con intenso traffico di veicoli e pedoni, e il verificarsi sempre più frequente di eventi meteorologici estremi, è fondamentale effettuare interventi mirati di potatura e manutenzione. Vista l’importanza e la rarità dell’albero in questione, l’Amministrazione Comunale ha particolarmente a cuore la sua tutela.
Visto l’esito positivo dell’intervento effettuato nel 2016, già a suo tempo seguito dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Breno, che oggi fa capo a Lucia Botticchio, si ripropone un’analoga operazione, con gli stessi protagonisti di allora. La potatura si rende necessaria per motivi di incolumità pubblica, rappresentata dalla presenza in chioma di abbondante secco pericolante e non andrà a modificare l’aspetto del platano e l’architettura della sua chioma.
A tal fine il dott. Forestale e Ambientale Daniele Pecollo, che si occupa quotidianamente di stabilità degli alberi anche in grandi città d’Italia, ha effettuato l’analisi fitopatologica e prescritto gli interventi da effettuare seguendo i Principi dell’Arboricoltura Moderna. Per l’esecuzione degli stessi è stato incaricato personale altamente qualificato: lunedì 7 ottobre, per l’intervento di potatura e controllo del platano monumentale, arriveranno a Breno Augusto Galletti e Giuseppe Ringhin, Arboricoltori certificati ETW (European tree worker).
Tecnicamente l’intervento prevede la delicata e mirata potatura della chioma con taglio di ritorno. Verrà effettuato il controllo e la verifica del corretto funzionamento dei tre cavi dinamici installati 8 anni fa su branche del Platano particolarmente a rischio, al fine di scongiurare la rottura/cedimento meccanico nel caso di raffiche di vento o di carico da neve. Successivamente verrà effettuata la tomografia sonica al colletto, al fine di valutare lo stato di integrità del legno.
Il maestoso albero, situato a sud del paese, nei pressi dell’Ufficio Postale, appartiene alla specie Platanus hybrida, è alto 32 metri, con un diametro di 170 centimetri. Iscritto nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia (codice 001/B149/BS/03), ha 227 anni. Le fonti storiche riferiscono infatti della sua messa a dimora nel 1797 come “Albero della Libertà”, a testimonianza dell’insediamento in Valle del governo napoleonico in seguito alla sconfitta della Repubblica di Venezia.
Localizzare i rari e pregevoli 3561 alberi monumentali d’Italia presenti sul territorio italiano è possibile, grazie alla presenza su Google Maps del link che rimanda all’elenco, reso disponibile in digitale, dalla Direzione generale dell’economia montana e delle foreste del Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali). Si potranno così individuare tutti gli alberi monumentali e le informazioni ad esse collegate.