L’allerta rossa per rischio idrogeologico, come previsto, è rientrata a mezzanotte. Era stata emessa dalla sala operativa della Protezione civile di Regione anche per la zona della Vallecamonica martedì alle 14:00.

Una decisione arrivata dopo ore di pioggia incessante su un territorio fragile, con svariate criticità. A preoccupare le condizioni dei corsi d’acqua, dal fiume Oglio, che presenta una portata importante, ai piccoli ma imprevedibili torrenti montani che raggiungono gli abitati: su tutti i due torrenti di Niardo che causarono l’alluvione del 2022, ma anche il Blè di Ono e la Val Rabbia di Sonico. I sensori attivi in quota hanno fatto scattare gli allarmi.

Inoltre le situazioni di dissesto: ieri ad esempio una nuova frana si è verificata sulla provinciale 92 che collega Malegno con la Valle di Lozio, nel punto che è stato chiuso una decina di giorni fa (ma non ha richiesto una nuova interruzione del traffico). Resta chiusa a scopo precauzionale la provinciale 88 a Paspardo, per il pericolo di nuove colate, interdetta dalla Provincia già lunedì sera.

Il nuovo prefetto di Brescia, Andrea Polichetti, considerata l’allerta rossa e la situazione in continua evoluzione, ha deciso di collegarsi in videoconferenza con i sindaci camuni martedì alle 18. Fatto il punto delle varie situazioni, dall’alta, alla media, alla bassa Valle, non sono state rilevate emergenze gravi. Ogni Comune si è mosso decidendo di pre-allertare i volontari dei gruppi di Protezione civile.

Per la mattinata e per il primo pomeriggio di oggi non si verificheranno nuove precipitazioni, ma già dalle 17:00 la pioggia tornerà per intensificarsi in serata e proseguire per la giornata di giovedì. Si attendono nuove indicazioni dalla sala operativa della Protezione civile di Regione Lombardia.

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