Il forte maltempo della scorsa settimana ha peggiorato una situazione già complicata per il lago d’Iseo, che si ripropone ogni volta che si verificano piogge abbondanti: alla foce del fiume Oglio, a Lovere e Costa Volpino, si è formata una vera e propria isola di detriti.
Delle dimensioni di 300 metri per 50, è formata da tronchi, ramaglie, rifiuti di plastica e carcasse di animali. Materiale trascinato dal fiume Oglio in piena, quando giovedì scorreva impetuoso portando con sé tutto ciò che trovava e che si accumulava lentamente.
Per evitare che il materiale si disperdesse per tutto il lago creando problemi di sicurezza e inquinamento, sono in azione da giorni i battelli spazzino. Due i mezzi, a bordo dei quali lavorano quattro persone, che in pochi giorni hanno raccolto qualcosa come 180 tonnellate di detriti, tra cui carcasse di animali, come pecore e cinghiali.
Tutti i tronchi accatastati a riva non hanno più valore come legname, ma sono da considerare rifiuti da smaltire, pieni di fango, sabbia e plastica. Così oltre ai costi del recupero vanno sostenuti anche quelli dello smaltimento. Inoltre la società dei battelli del lago d’Iseo deve continuamente intervenire per riparare o sostituire le eliche delle motonavi, e diramare avvisi di cauta navigazione.