Ozzano e Niardo sono unite, in queste ore, dal dolore per la scomparsa del giovane Simone Farinelli. Il corpo del 20enne, che non è riuscito a sfuggire dall’auto in cui si trovava durante l’alluvione che l’ha travolta, è stato rinvenuto dai Vigili del Fuoco domenica mattina: Farinelli si stava recando con il fratello 23enne Andrea a casa del compagno della madre, quando sono stati travolti da un’onda del Rio Caurinziano, affluente del torrente Zena.

Andrea è riuscito a mettersi in salvo, mentre Simone (affetto da un problema di disabilità uditiva) è rimasto incastro all’interno della vettura. A differenza del fratello, nato a Roma, Simone Farinelli era nato ad Esine il 17 luglio 2004: suo padre, Antonio Farinelli, è medico dirigente di Cardiologia all’ospedale di Esine, dove era giunto da Rieti.

Sia Simone che Andrea sono dunque cresciuti in Vallecamonica, a Niardo, dove vivevano, frequentando qui la scuola e l’Oratorio: i legami sono rimasti anche dopo il trasferimento dalla madre, nel Bolognese, tant’è che quando passava a trovare il padre Simone (che si era da poco iscritto all’Accademia di Belle Arti dopo il diploma al Liceo artistico, senza mai abbandonare il suo impegno per il sociale) riabbracciava sempre volentieri gli amici.

Tutta la comunità di Niardo, dunque, in queste ore si stringe intorno alla famiglia: “A nome dell’Amministrazione Comunale e mio personale intendo esprimere il più sincero cordoglio alla famiglia per la scomparsa di Simone”, sono le parole di Ivan Markus, sindaco di Niardo, al Giornale di Brescia, “una grave perdita per tutti che lascia un profondo vuoto nel cuore di coloro che lo hanno conosciuto”.

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