Le donne in cammino per la Pace della Vallecamonica hanno ribadito il “Cessate il fuoco” attraverso un’iniziativa svoltasi sabato 26 ottobre da Edolo fino a Brescia.

Con la collaborazione di Casa Felicia Bortolotta, hanno ricucito il filo che le aveva portate in molte, lo scorso 27 gennaio, Giornata della Memoria, ad essere presenti davanti ai municipi della Valle con quella stessa richiesta. Quattordici lettere sorrette dalle loro mani in una composizione, perseguimento di un obiettivo comune.

“Andiamo oltre la rassegnazione e il senso di impotenza che genera il meccanismo brutale di attacchi e vendette a cui stiamo assistendo e che va oltre ogni limite, superando ogni livello di guardia. Come possiamo accettarlo e ritenerlo inevitabile? Perché non si vuole arrestarlo?” è stato detto nel corso della giornata, che è culminata con l’adesione ad un presidio organizzato davanti alla Prefettura di Brescia dalle “Donne in cammino per la Pace” della città.

Le donne camune, alla spicciolata, sono partite da Edolo in treno: ne sono salite ad ogni stazione, hanno raccolto messaggi portati da altre donne scritti su strisce di stoffa bianca, hanno continuato a sbandierare quello stesso slogan, “Cessate il fuoco”, sui vagoni, nelle sale d’aspetto, fra i passeggeri, fino a Brescia.

Qui, in piazza Paolo VI, hanno ascoltato la storia di Robi, israeliana, e Bushra, palestinese, che sono state private entrambe di un figlio durante i conflitti. Insieme hanno portato la loro testimonianza a Brescia e si sono unite alle altre donne per acclamare la pace.

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