Almeno tremila persone, secondo le stime, hanno partecipato mercoledì alla fiaccolata organizzata dal Comune di Costa Volpino per Sara Centelleghe, uccisa a colpi di forbice nella notte tra venerdì e sabato nel paese del Sebino bergamasco alle porte della Vallecamonica.
L’appuntamento per la partenza è stato alle 20:30 a Lovere, in piazzale Marconi, davanti all’istituto Ivan Piana, dove Sara frequentava la quinta dell’Istituto socio sanitario. Il corteo ha percorso via Marconi a Lovere e poi via Nazionale a Costa Volpino, prima di dirigersi verso via Nazionale.
Qui, sotto casa di Sara, dove è avvenuto il delitto, è stata deposta una corona di fiori. Nel piazzale del municipio il sindaco Federico Baiguini ha letto un messaggio: “Sono giorni difficili per la comunità di Costa Volpino, siamo stati travolti da un tragico avvenimento, sicuramente più grande di noi. Siamo presenti in tantissimi per riflettere su quanto accaduto e per sostenere che il mondo della violenza non ci appartiene e non ci apparterrà. Dobbiamo dire no alla violenza, in ogni sua forma e in ogni sua manifestazione: siamo responsabili nei confronti di generazioni di ragazze e ragazzi. Siamo responsabili di quanto ancora c’è da fare per tutti loro. Non dobbiamo farci travolgere dal dolore e non dobbiamo cadere nella spirale dell’odio. Non è questa la strada da seguire, dobbiamo seguire la via del dialogo tra le generazioni e al centro della discussione deve essere posto il valore imprescindibile della vita, il bene più grande che tutti noi abbiamo”.
E ancora: “Le istituzioni e le nostre comunità hanno il dovere di proporre e difendere i valori come il rispetto, il dialogo ma anche il dovere di indicare percorsi educativi che consentano ai nostri ragazzi di avere strumenti forti per crescere in una società sempre più complessa. Il percorso di crescita delle giovani generazioni dobbiamo costruirlo insieme: istituzioni, associazioni, educatori, famiglie, tutti noi, insieme”.