Novembre è il mese dedicato alla lotta contro la violenza di genere, con una serie di eventi che culminano con le celebrazioni del 25 novembre. La Rete di Daphne, centro antiviolenza con sede ad Iseo e presente sul territorio sebino con quattro sportelli delocalizzati, ha deciso di inaugurare questo mese con una mostra: “Inno a Venere”, di Patrizia Benedetta Fratus, apre domani, 3 novembre, e sarà visitabile fino al 25 novembre.

La mostra, a cura di Barbara Pavan con il patrocinio del Comune di Iseo, espone il percorso che ha visto Fratus dedicare anni a pratiche artistiche partecipate e relazionali, con particolare attenzione alle declinazioni della prevaricazione, in primis nei confronti del genere femminile.

L’artista ha cercato ragioni e dinamiche alla radice della violenza e che derivano da un costante processo di svilimento e desacralizzazione, di trasformazione del soggetto in oggetto. Per potere cambiare la realtà, secondo Fratus, è necessario osservarla da punti di vista differenti e divergenti: in questa visione dell’arte rientra la mostra “Inno a Venere”, che si snoda tra opere che hanno nella possibilità e nella trasformazione il loro focus. L’opera che dà il titolo alla mostra, consegna all’osservatore la speranza di una possibile nuova Venere, ritratto di una bellezza che nasce dalle cicatrici, reali e concrete di una giovane donna vittima di violenza.

La mostra sarà visitabile il giovedì e venerdì dalle ore 15:00 alle 18:00 ed il sabato e la domenica dalle ore 10:30 alle 12:30 e dalle ore 15:00 alle 18:00. L’ultimo giorno di apertura della mostra, il 25 novembre, alle ore 18:00 ci sarà un reading collettivo.

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