Da qualche settimana c’è una novità che riguarda le proposte all’interno del Musil di Cedegolo. La video-installazione “Acqua e ghiaccio” di Pietro Gardoni, dopo essere stata ospitata da luglio 2023 a giugno 2024 nella Sala Galvani, è diventata infatti permanente, trasformandosi in parte integrante dell’esperienza museale.
La nuova collocazione ha comportato un nuovo formato per l’istallazione, ora composta da due video di novanta secondi, con una inedita colonna sonora. I video sono proiettati sulle due calotte sferiche nella sala che dà il via al percorso museale, quella curata da Fabio Ghidini di Fondazione Musil e dedicata al ciclo dell’acqua: oltre ad “Acqua e ghiaccio” ospita infatti anche altre installazioni sul tema della pioggia.
Per quanto riguarda la parte musicale, invece, la colonna sonora è stata curata da Luca Formentini, già collaboratore di Gardoni con un’altra video-perfomance. Il Musil di Cedegolo, in questo modo, prosegue nel suo rapporto con artisti contemporanei per tenere alta l’attenzione sulle tematiche ambientali, capaci di interagire con i temi tecnico-storici del museo.
Un’attenzione che aveva già portato a Cedegolo “Un suono in estinzione” di NeuNau (al secolo Sergio Maggioni) e che ha visto più di recente protagonista “De Terra Glaciali”, mostra di Roberto Ghezzi a cura di Alice Vangelisti.