Nel pomeriggio di mercoledì 20 novembre, presso la Sala conferenze dell’Ospedale di Esine, si è tenuto un incontro aperto al pubblico, dedicato alla Giornata mondiale della prematurità, dal titolo Accesso a cure di qualità ovunque!

All’evento hanno preso parte gli operatori del Dipartimento Materno-Infantile dell’ASST della Valcamonica, volontari di più associazioni e il Prof. Gaetano Chirico, già Direttore della UO di Neonatologia e TIN dell’ASST Spedali Civili di Brescia, nonché Presidente dell’Associazione TinCORAGGIO.

Il nome dell’associazione deriva dall’acronimo Terapia Intensiva Neonatale ed è dedicato ad incoraggiare – con attività molto pratiche tra cui la donazione di apparecchiature specifiche – quelli che il Professore chiama “i piccoli guerrieri”: i bambini nati prematuri. Una realtà che ha visto la luce soprattutto grazie al supporto dei genitori e dell’esperienza da loro maturata.

il Prof. Chirico

La Giornata mondiale della prematurità – che ricorre il 17 novembre – cadeva quest’anno di domenica. Da qui la volontà di spostare la celebrazione a mercoledì 20, mentre già da diversi giorni la sede ospedaliera di Esine espone la mostra fotografica a tema, corredata dai simbolici fiocchi viola.

L’evento è stato l’occasione per condividere testimonianze, emozioni e anche qualche dato. Un bambino nasce prematuro quando il parto avviene prima delle 37 settimane di gestazione. La possibilità di sopravvivenza inizia alla 22esima settimana. Prima delle 32 settimane si parla di prematurità “grave”. Sono circa 13 milioni i bambini che vengono al mondo prematuri, di cui 25.000 in Italia e una quarantina in Valle Camonica.

Corrado Scolari, Direttore Generale dell’ASST della Valcamonica

Casi in cui il momento di gioia nel dolore del parto rischia di trasformarsi in fonte di fragilità aperta all’incertezza. Per questo è importante, come hanno raccontato le infermiere presenti in sala, assicurare il maggior comfort possibile al neonato e anche alla famiglia.

Fondamentale diventa allora riuscire a garantire la vicinanza, in quanto anche il tatto dei genitori e il fatto di sentirne la voce gioca un ruolo importante per il piccolo. Si rende quindi necessario avere delle accortezze anche sull’ambiente, riducendo al minimo gli stimoli quali luci e rumori, creando un’atmosfera consona al sonno ristoratore.

il Dott. Dario Magnini

“A spaventare un genitore di un neonato prematuro è soprattutto la mancanza di conoscenza. L’arrivare senza preparazione ad un evento così forte” racconta il Dott. Dario Magnini, Primario di Pediatria e Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Ospedale di Esine.

Presso il nostro ospedale, i genitori vengono coinvolti in incontri di formazione e supporto sia prima del parto che dopo la nascita. Inoltre, le infermiere che lavorano al nido sono le stesse della Patologia Neonatale. Per i casi di maggiore emergenza si ricorre al Civile di Brescia, dove tra l’altro è presente una delle rare banche di latte materno di Lombardia.

Nel corso dell’incontro, dati e testimonianze si sono alternati alla musica di una tastiera. A suonarla c’era Angelica, liceale non vedente con la passione per il pianoforte classico e le lingue straniere. Prematura, alla nascita pesava solo 525 grammi, tanto che la madre – ostetrica – la chiamava “il mio mezzo pacchetto di zucchero”. La sua interpretazione del Preludio di Bach ha commosso tutti.

il Prof. Chirico racconta l’emozione di questa giornata
Dott.ssa Iolanda Fedriga, ostetrica, coordinatrice di tutte le ostetriche dell’ASST della Valcamonica e di tutti i consultori territoriali, madre di Angelica

Venerdì 29 novembre, alle ore 10:05 andrà in onda una puntata di VocePRESENTE dedicata all’evento. La puntata si potrà poi riascoltare dalla pagina della trasmissione.

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