La confessione da parte di Matias Pascual, accusato dell’omicidio di Roberto Comelli a Provaglio d’Iseo, è giunta durante l’interrogatorio, terminato nella notte tra il 1° e il 2 gennaio. Ha ammesso di aver pugnalato al petto il 42enne che, intorno alle ore 04:00 della notte di Capodanno, stava cercando di intrufolarsi alla festa in una sala del Centro Civico del paese con un’ottantina di ragazzi presenti.
Ha confessato l’omicidio, Pascual, ma ha anche detto di avere avuto paura della situazione che si stava creando e di non aver avuto l’intenzione di uccidere. Nella ricostruzione fatta dagli inquirenti, Pascual (italo-argentino di 19 anni residente a Prevalle, dove lavora come barista) aveva già incontrato Comelli quella sera, intorno alle 22:00, sempre al Centro Civico: in quell’occasione era riuscito ad allontanare il 42enne.
Non è andata così a notte fonda, quando gli animi si sono scaldati: durante la festa alcuni avevano bevuto più di altri e, sostengono gli inquirenti, c’era chi aveva fatto uso di droga. Anche per questo non sarebbero stati chiamati i carabinieri: Pascual ha ammesso di aver preso un coltello da cucina perché spaventato dal comportamento della vittima; poi i ricordi sono confusi.
Ora si sta cercando di ricostruire come abbia fatto il giovane a tornare a casa e se qualcuno lo abbia aiutato. Mentre il corpo di Comelli veniva ritrovato davanti alla casa di riposo, i carabinieri erano già sulle tracce di Pascual, prima a casa sua e poi nei luoghi da lui frequentati e ne hanno monitorato il telefono. E’ stato lui stesso, nel pomeriggio, a presentarsi in caserma a Gavardo, da cui poi è stato portato a Brescia per l’interrogatorio.
Dopo la confessione, il trasferimento nel carcere di Bergamo (non può stare a Brescia per incompatibilità con un altro detenuto). Le indagini, però, proseguono, per capire se qualcuno in quelle ore abbia aiutato il 19enne: in particolare ci sono due giovani del suo stesso paese con cui Pascual si era recato alla festa che sono stati sentiti.
Intanto, oltre all’intera comunità di Provaglio d’Iseo, ad essere sconvolte sono due famiglie: una, quella della vittima, con le sorelle di Comelli e il figlio 18enne; l’altra quella di Pascual, con la madre e il fratello. Tutti, in queste ore, stanno cercando di trovare un senso ad una vicenda che fatica ad averne uno.