Come noto durante le festività natalizie la Vallecamonica ha ospitato un ingente flusso di turisti. Questo ha comportato un forte impatto anche sull’erogazione dell’assistenza sanitaria, in particolare inerente il primo soccorso per quanto riguarda traumi e infortuni propri degli sport invernali, nonché le complicanze legate ai virus stagionali.
L’Asst della Valcamonica ha stilato un bilancio dell’attività sanitaria in questo periodo, che vede un forte affollamento del Pronto Soccorso degli Ospedali di Edolo ed Esine: dalla vigilia di Natale all’Epifania si sono registrati ben 2.253 accessi ai Pronto Soccorso degli Ospedali di Esine e di Edolo (1.351 ad Esine e 610 ad Edolo, ai quali vanno aggiunti 193 triage pediatrici e 99 triage ginecologici), con una media giornaliera di 160 utenti. La sintomatologia prevalente è legata a febbre e sintomi delle alte vie aeree (187 casi); rilevante anche il dato sui traumi cranici (33) e disturbi neurologici (56). Ben 190 utenti hanno avuto necessità di ricovero presso le strutture ospedaliere.
Al fine di intercettare i casi di lieve entità sul territorio, evitando di affollare i Pronto Soccorso, per le festività natalizie sono stati potenziati i servizi territoriali, soprattutto per l’alta Valle Camonica: potenziate le postazioni di Continuità Assistenziale di Edolo e Ponte di Legno, che hanno erogato complessivamente 285 prestazioni sanitarie, operando in coordinamento coi Pronto Soccorso di Edolo e di Esine per l’invio dei casi più gravi.
Nel medesimo periodo l’Ambulatorio Infermieristico IfeC dedicato a residenti, turisti italiani/stranieri e lavoratori stagionali presso la Casa di Comunità di Ponte di Legno ha avuto 30 accessi, comprendenti valutazioni, medicazioni semplici, indicazioni per pazienti con sindromi influenzali, misurazione di parametri vitali e orientamento alla rete dei servizi socio-sanitari.
Per quanto riguarda gli accessi all’Hotspot Infettivologico, aperto presso la Casa della Comunità di Ponte di Legno in collaborazione con i Medici di medicina generale, si sono rilevati 10 accessi per pazienti con problemi respiratori legati alle sindromi influenzali. E da martedì 7 gennaio è stato attivato anche il nuovo Hotspot Infettivologico presso la Casa di Comunità di Pisogne, sempre dedicato a pazienti con problemi influenzali.