Sono due le opere pubbliche di cui a Breno si parla da anni, tra fermi sostenitori e sguardi critici: una è la piscina comunale, l’altra riguarda lo spostamento del gran cumulo di rifiuti presente in località Calameto. Sabato scorso, in una conferenza stampa indetta da Alessandro Panteghini, sindaco del paese, sono state illustrate le importanti novità riguardanti le due situazioni, anche su stimolo del gruppo di opposizione +Breno, che qualche giorno prima sui social network aveva criticato la maggioranza per la spesa extra di 35mila euro per lo spostamento della condotta dell’acqua nell’area di via Folgore in cui sorgerà la piscina.

Il primo cittadino aveva già replicato parlando di operazione prevista, ma la notizia è che lunedì 3 febbraio aprirà finalmente il cantiere per la costruzione dell’impianto. Cinque milioni e mezzo circa gli euro necessari, importo questo aumentato rispetto alla somma iniziale prevista: i lavori dovrebbero durare 540 giorni, con termine delle opere previsto quindi per il 2026.

Attesi (se non di più) anche i lavori per lo spostamento dei rifiuti presenti da trent’anni in località Calameto, sotto un pilone del cavalcavia della superstrada, a poca distanza dal fiume Oglio. In questo caso, si spenderanno un milione di euro, provenienti dalla Regione: i lavori prenderanno il via a febbraio, ma non prima di aver verificato lo stato di due tombotti e di un ponticello su via Prada a Losine (strada di accesso al cantiere), onde evitare problemi ai mezzi pesanti che dovranno transitare in zona per caricare e spostare i rifiuti.

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