Nei giorni scorsi gli amministratori camuni hanno partecipato al convegno “Presente e futuro dell’idroelettrico in Vallecamonica”, organizzato a Berzo Demo dalla Comunità Montana e dal Consorzio Comuni B.I.M. di Vallecamonica alla presenza di rappresentanti di Regione Lombardia: gli assessori Massimo Sertori e Giorgio Maione, e i consiglieri Diego Invernici e Davide Caparini.

L’idroelettrico, risorsa strategica per la Vallecamonica, è stato al centro del dialogo tra istituzioni locali e regionali, evidenziando opportunità e sfide legate al rinnovo delle concessioni e alla gestione delle risorse energetiche. Dai dati presentati è emerso che in Lombardia c’è il 27% della potenza idroelettrica nazionale: sono attive 799 concessioni idroelettriche, di cui 74 sono grandi derivazioni idroelettriche. È stato sottolineato che, di queste, 22 sono in provincia di Brescia, ben 17 sul territorio della Vallecamonica, dove producono qualcosa come 209 MW. In ballo ci sono centinaia di milioni di euro legati al rinnovo delle concessioni.

Corrado Tomasi, presidente della Comunità Montana e del Consorzio Comuni B.I.M. di Vallecamonica, nel suo intervento ha sottolineato che “Al territorio camuno ritorna circa l’80 % dei canoni idroelettrici e l’obiettivo è di arrivare al 100 %, come avviene in Valtellina”. Per far sì che questo obiettivo si raggiunga, ha fatto appello a una visione comprensoriale: “Gli enti locali devono superare la logica dei progetti singoli per adottare un metodo unitario. Solo con progetti credibili e condivisi possiamo garantire ricadute significative e durature sul territorio”.

La Regione attribuisce annualmente le risorse all’Amministrazione Provinciale, la quale provvede autonomamente all’individuazione dei soggetti beneficiari sulla base delle indicazioni assunte dalla Giunta Regionale e al trasferimento delle risorse. L’assessore agli Enti Locali, Montagna, Risorse Energetiche e Utilizzo Risorsa Idrica Massimo Sertori ha sottolineato la svolta apportata dalla regionalizzazione delle concessioni: “Grazie alla legge del 2018 e alla normativa regionale del 2020, siamo riusciti a introdurre adeguamenti ai canoni e l’energia gratuita per i territori. Questo ha permesso alla Valle Camonica di beneficiare di 17 milioni di euro quest’anno, oltre a ulteriori risorse derivanti dalle future gare” L’assessore ha quindi invitato i numerosi sindaci presenti a proporre progetti strategici e condivisi per massimizzare queste opportunità.

Sertori ha inoltre delineato i prossimi passi per il settore idroelettrico in Vallecamonica, inclusa l’uscita di nuove gare, il coinvolgimento diretto dei Comuni nella definizione di progetti di compensazione ambientale e la proposta della 4° opzione (da verificare in via definitiva con il Ministro), che consente alle regioni di negoziare nuove concessioni con “valori di mercato” con l’uscente, se questo accetta le nuove condizioni proposte dalle regioni, non si procede con la gara, se non accetta, allora si procede con la gara mediante una delle 3 opzioni già previste. Ovviamente l’uscente deve rinunciare al contenzioso in atto e versare alla regione tutti gli arretrati non pagati. Si tratta ad oggi di parecchie centinaia di milioni di euro solo per la Lombardia.

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