A conclusione del mandato cominciato nel 2019 e conclusosi nel 2024 l’Amministrazione Comunale di Breno che ha visto Alessandro Panteghini debuttare come primo cittadino (poi riconfermato per un secondo mandato nel giugno scorso) ha assegnato il Premio Minerva, giunto alla seconda edizione.

Il riconoscimento ha infatti cadenza quinquennale e consente all’amministrazione in carica di consegnarlo a una personalità che abbia dato lustro al paese tramite iniziative culturali o sociali. Nel 2019 la prima edizione ha visto l’allora sindaco, il compianto Sandro Farisoglio, consegnare il premio a Ugo Calzoni.

La seconda edizione del premio, invece, è andata a Nini Giacomelli: alla decisione, presa nei mesi scorsi, è seguita la consegna, durante il Consiglio Comunale del 10 febbraio. Giacomelli, fondatrice nel 1988 del Centro Culturale Teatro Camuno, si è sempre impegnata per una diffusione della cultura e delle arti teatrali non solo a Breno, ma in tutta la Vallecamonica, con varie iniziative.

Tra tutte, Dallo Sciamano allo Showman, Festival della Canzone d’autore, creato con Bibi Bertelli e giunto a 22 edizioni, che hanno portato in Valle personalità di spicco del mondo dello spettacolo e della comicità d’autore; nel 2024 ha dato vita anche al Premio Sergio Staino Pitoon, in memoria del noto fumettista.

In passato, Giacomelli (autrice anche di numerose canzoni interpretate da artisti illustri: su tutte “Grazie perché” e “Amico è”) è stata insignita del Premio Amilcare Rambaldi come operatrice culturale e, più di recente del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante (Sezione Musica-Il suono delle parole).

Il commento di Nini Giacomelli

Contattata ai nostri microfoni, Giacomelli si dice entusiasta per il riconoscimento, sebbene la consegna avviene in un giorno triste per la comunità brenese, che sta piangendo il giovane Marco Contessi: “Mi onora sicuramente prendere un premio dalla mia gente, dal mio Comune e dalla mia Valle, a cui ho sempre tenuto. Ho fondato il Centro Culturale Teatro Camuno con un senso di appartenenza alla nostra Valle. Purtroppo arriva in un giorno in cui il paese è devastato, anche io sono devastata: conoscevo Marco e conosco la mamma, immagino il dolore di questa famiglia e dell’intera comunità”.

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