In arrivo una nuova stagione per il sito UNESCO di Valle Camonica. Lunedì 17 febbraio iniziano i lavori di manutenzione straordinaria di verde e rocce. A breve verrà siglato un nuovo protocollo con i Comuni, mentre ad aprile parte ufficialmente il progetto di comunicazione Immersione Rupestre.

Iniziative che puntano ad un’azione di concerto, sinergica e capillare per il rilancio dei parchi archeologici secondo un’impostazione multidisciplinare.

Possibili grazie al coinvolgimento di Comuni, soggetti di gestione e con il coordinamento della Fondazione Valle dei Segni e della Comunità Montana di Valle Camonica, le progettualità sono state illustrate lunedì 10 febbraio presso il Palazzo della Cultura a Breno.

Presente una buona rappresentanza di tecnici. Uno dei punti chiave delle iniziative di rilancio è proprio il coinvolgimento di diverse figure professionali che permettano di apportare le proprie competenze specifiche.

Altro aspetto che denota una crescita rispetto al passato è la scelta di unire queste figure in una squadra capace di procedere per interventi pianificati e raccordati. Secondo una visione d’insieme che, fin dai primi passi, ha saputo coinvolgere la Soprintendenza Archeologica, nella figura di Serena Solano.

Lo schema seguito parte da un presupposto fondamentale: in valle di beni da tutelare e preservare ce ne sono tanti. Tante le rocce istoriate presso i diversi parchi che rientrano sotto il cappello del Sito UNESCO 94. Tante le bellezze e peculiarità specifiche che alle incisioni si affiancano.

Serena Solano

Si tratta quindi di dare la priorità alle azioni di riordino ambientale, restauro e – parola chiave – “manutenzione”. Delle rocce, sì. Ma anche di ciò che sta loro intorno e che spesso ne inficia la fruizione, ossia il verde.

Le competenze forestali sono state – e saranno a più riprese – chiamate in causa, al fine di ripulire dai rovi, intervenire dove opportuno, preservare gli esemplari vegetali laddove necessario.

Tra interventi sulla vegetazione, restauro e pulizia delle rocce, manutenzione sui percorsi e attività connesse, il costo complessivo si aggira sui 680.000 euro. Si parte dai parchi di Luine, Seradina-Bedolina, Carpene e dalla Riserva di Ceto-Cimbergo-Paspardo. Previsto poi un supplemento per il Coren de le Fate di Sonico.

Ma vedere bene le incisioni non basta. Serve imparare a guardarle con sguardo curioso, stimolato anche grazie agli strumenti della realtà virtuale. Oppure all’utilizzo di audioguide e altre opzioni inclusive, capaci di arrivare lontano.

È in partenza allora Immersione Rupestre, progetto sui 160.000 euro proposto dalla Cooperativa Voilà, finanziato grazie al bando InnovaCultura promosso da Unioncamere e Regione Lombardia e implementato con la creazione di un partenariato pubblico-privato.

Una nuova modalità di fruizione che permetterà anche di comporre e selezionare dei pacchetti per esplorare e vivere il territorio con una piattaforma d’e-commerce territoriale. Ce ne parla Claudia Comella di Cooperativa Voilà:

Nel complesso, tra manutenzione e immersione comunicativa, si prevede di riscontrare entro fine anno i primi importanti risultati. L’auspicio è che possano anche fare da volano per il rilancio dei numeri dei visitatori, attualmente ancora sulle cifre pre-Covid. Anche se, la risposta non si trova sempre nella quantità dei flussi, quanto nella qualità della tipologia di turismo.

Ivan Markus, Presidente della Fondazione Valle dei Segni, ha sottolineato come ci siano i presupposti per fare un buon lavoro di squadra, valorizzato dalle singole competenze. “Si è dimostrata una grande volontà di riscatto di questo mondo, e la voglia di ripartire”.

Ormai prossima anche la presentazione di un protocollo da siglare con 10 Comuni (7 afferenti ai parchi, 3 aggiuntisi negli anni passati) legati al Tavolo UNESCO. Ne ha parlato Sergio Bonomelli, Presidente del GIC UNESCO: “un’intesa tra i Comuni e con i Comuni”, che prevede anche l’inserimento di figure tecniche individuate passo passo per supportare i parchi.

“Il vantaggio che immaginiamo per i prossimi anni”, prosegue Bonomelli, “è che la Fondazione sia il braccio operativo del gruppo istituzionale, munito delle risorse per intervenire.”

Nel frattempo, questa giornata va ricordata come il momento in cui si è raggiunto “un obiettivo di successo grazie a una strategia condivisa”, ha commentato Priscilla Ziliani, Assessore alla Cultura in Comunità Montana. “Se andiamo tutti nella stessa direzione, i risultati poi arrivano.“

Intrapresi questi primi interventi ci si propone di mettere mano alla segnaletica e ai servizi di accesso. Senza dimenticare di monitorare quanto sarà stato compiuto, anche grazie all’istituzione di un osservatorio capace di georeferenziare le criticità, come indicato da Giorgio Grassano, neonominato Direttore della Fondazione.

Ora non resta quindi che iniziare tenendo fede a quanto proposto: un’azione multidisciplinare capace di mettere in dialogo tra loro non solo più professioni. Ma anche sguardi sempre nuovi su un territorio dal valore antico.

Giorgio Grassano

Per iniziare il viaggio nell’Immersione Rupestre:

www.immersionerupestre.it | info@immersionerupestre.it

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