Due progetti per il Comune di Gianico, che da una parte punta alla messa in sicurezza di una delle sue aree più note per alluvioni anche dalle tragiche conseguenze e dall’altra pensa al sostegno per il settore dell’olivicoltura.

Il primo progetto riguarda la Valle Vedetta, teatro in passato di episodi rimasti nella memoria della comunità, come gli alluvioni del 1859 (che fece tredici vittime e distrusse otto case) e del 1960 (quando il centro storico fu travolto dal fango).

Con 100mila euro di contributo il Comune sta lavorando ad un progetto di fattibilità ed esecutivo della messa in sicurezza e di pulizia dell’alveo che attraversa la Valle; opere che faranno il paio con i lavori di sistemazione della parte finale dell’alveo del torrente Re appena conclusi.

L’altro progetto -per cui è stato versato un finanziamento della Comunità Montana- consiste invece nella creazione di un uliveto sul versante della collina su cui si trova il Santuario della Madonnina, rientrante nel protocollo d’intesa del dicembre di due anni fa tra l’ente comprensoriale e nove Comuni a sostegno di olivicoltura e viticoltura. L’idea, al momento solo allo stato progettuale, è quella di creare un frantoio, sistemare delle strade agricole e recuperare dei terrazzamenti, dando vita a una sorta di “via dell’olio” tutta made in Gianico.

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