Il progetto di recupero di una superficie industriale dismessa venne annunciato nel 2021, quando a Pisogne, proprio dentro a quel capannone, si svolse l’assemblea generale di Confindustria Brescia. Questo venerdì 14 marzo si è tenuta l’inaugurazione ufficiale del nuovo polo produttivo della Comisa spa di Pisogne, su un totale di 16mila metri quadrati coperti e 15mila mq scoperti, che si aggiungono al sito già esistente, per un totale di 43mila metri quadrati di area coperta e 20mila mq esterni.

Il fatto che l’area rimanga sul confine tra le province di Brescia e di Bergamo ha permesso al fondatore di Comisa Federico De Lisi di avere ospiti per il taglio del nastro sia Franco Gussalli Beretta che Giovanna Ricuperati, presidenti rispettivamente di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia, a ribadire un’alleanza che riconosce in questi due territori la più importante piattaforma manifatturiera d’Europa.

L’intervento complessivo ha un valore di 30 milioni di euro, di cui 15 milioni di euro per le strutture, 6,5 per i magazzini automatici e 8,5 per nuovi macchinari: l’investimento è stato sostenuto da un finanziamento Esg decennale, assistito dalla garanzia green di Sace, del valore di 10 milioni di euro erogato da Intesa Sanpaolo.

Comisa produce da oltre 50 anni dispositivi idrotermosanitari e impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento, partendo dalle barre di ottone e arrivando ai prodotti finiti: il fatturato è di circa 80 milioni di euro, di cui l’80% all’estero, specialmente in Germania. I dipendenti diretti che lavorano a Pisogne e nello stabilimento di Costa Volpino sono circa 150, più una cinquantina di indiretti.

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