Ogni anno a Monte Isola, con il sopraggiungere della bella stagione, torna la polemica relativa al divieto di biciclette provenienti dalla terraferma: un provvedimento del Comune ha imposto l’entrata in vigore di questo divieto dal 1° marzo scorso fino al 30 settembre, relativamente però solo ai fine settimana, tranne che ad agosto, quando le bici non possono sbarcare sull’isola per tutto il mese.
Chi si reca a Monte Isola con divieto in corso può però noleggiare le bici già presenti sul territorio: un modo, questo, per ridurre la presenza dei velocipedi, diminuendo le situazioni di pericolo che la conformità del territorio montisolano potrebbero comportare nel caso di sovraffollamento di due ruote nel periodo di massima presenza di turisti e, quindi, pedoni.
L’estensione del divieto dall’inizio della primavera è dovuto all’approvazione del nuovo piano della viabilità, approvato dall’Amministrazione Comunale nell’ottobre scorso, che tiene conto della complessità del territorio, della presenza di strade a un’unica carreggiata senza divisione delle corsie e della mancanza di marciapiedi e di illuminazione in alcuni tratti.
Il divieto, regolarmente pubblicato dalla Navigazione Lago d’Iseo (che si occupa di trasportare i numerosi turisti dalla terraferma all’isola), rischia però di non essere noto a tutti, come accaduto qualche giorno fa, quando una comitiva di svedesi in vacanza sul Sebino è stata costretta a lasciare le proprie bici a Sulzano e raggiungere Monte Isola per una passeggiata a piedi e non sulle due ruote come avevano immaginato di fare.
Una situazione che alimenta la contrarietà al provvedimento da parte di Legambiente Basso Sebino, che lo definisce “illogico e discriminante”, nonché contro l’idea di mobilità sostenibile che il Comune dice di voler portare avanti.