Il parlamentare camuno Beppe Donina scrive al Presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi. Un appello da Roma sul tanto discusso portale autovelox di Marone, che ha fatto comminare qualcosa come 10 mila multe in un mese.

Donina scrive ad Alghisi: “Il dubbio che viene al sottoscritto è che – lungi dall’interesse per la sicurezza stradale – questa operazione vada tutta a vantaggio delle casse della Provincia”.
Il politico camuno della Lega, membro della IX Commissione Trasporti, mette quindi nero su bianco la sua richiesta al Broletto: rivedere i limiti di velocità attualmente imposti – 70km/h – verificando la possibilità di portarli ad almeno 90km/h.

La replica di Alghisi alla missiva di Donina va subito a precisare che l’accusa di fare cassa sia sbagliata perché – spiega – “gli introiti delle multe non entrano nella parte corrente del bilancio ma sono vincolati a interventi legati alla sicurezza stradale”.

Alghisi ricorda poi che il problema dei limiti legali di velocità della provinciale 510 era stato posto dall’Amministrazione nel 2011, in quanto la tratta consegnata da Anas era interamente regolamentata a 70 km/h. Gli uffici del Broletto avevano commissionato uno studio dell’andamento plano-altimetrico della strada con rilievi topografici, corredato dai dati di rilievo del traffico, della velocità e dell’incidentalità con danni alle persone. “Gli esiti dello studio – che mettiamo a disposizione del parlamentare Donina – sono stati raccolti in una relazione con cartografie a supporto di un’ordinanza che ha consentito di innalzare il limite di velocità a 90 km/h in tutte le tratte, anche brevi, dove risultavano soddisfatti i requisiti della normativa. Si è passati da una gestione della strada con velocità uniforme (bassa) a una regolamentazione della velocità discontinua, in quanto non è stato possibile, per ragioni di sicurezza, incrementare ovunque la velocità a 90 km/h. Gli imbocchi della galleria Trentapassi rientrano tra le tratte per le quali non è possibile innalzare il limite di velocità a 90 km/h per problemi di visibilità (distanze di visibilità per l’arresto) e per i vincoli imposti per il calcolo illuminotecnico dell’impianto esistente” conclude il Presidente Alghisi.

Nel frattempo un’analisi di Giornale di Brescia sottolinea come, da 170mila verbali del 2018, ci sarà una riduzione, nel 2019, a 135mila, per una diversa gestione della rotazione delle apparecchiature che porterà a un calo degli introiti, per le casse della provincia, di almeno 10 milioni di euro a fine anno.

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