Sul Sebino proseguono le ricerche di Hendrik Van Homme, olandese di trent’anni che martedì pomeriggio è scomparso al largo della sponda bergamasca.

Mobilitati i Vigili del fuoco, il Gruppo Soccorso Sebino e addirittura un sofisticato robot dotato di telecamera e sonar montato sull’imbarcazione dei vigili del fuoco di Trento. Nell’area indicata ai soccorritori dai familiari del turista disperso – che era in vacanza sul sebino con moglie e figlioletti – i fondali arrivano anche a una profondità di 200 metri.

Il racconto di chi era al largo non consente di definire con esattezza il tragitto compiuto dal gommone a motore, dietro al quale era attaccato, tramite una corda, il gonfiabile su cui era salito l’uomo, sprovvisto però – dettaglio ormai assodato – di giubbotto salvagente.

Sul caso, arrivato a poche giorni dall’annegamento, a Sale Marasino, sempre nelle acque del Sebino di un 16enne, è intervenuto Alessio Rinaldi, sindaco di Marone e presidente dell’Autorità di bacino, che torna sulla possibilità di istituire, come sul lago di Garda, una capitaneria di porto per la guardia costiera.

Al momento sono numerose le realtà che si impegnano per la sicurezza sul lago: dalla motovedetta dei carabinieri otto ore al giorno, alle idroambulanze nel fine settimana, che però non garantiscono un’attività di controllo e soccorso h24. Per questo a inizio stagione in tanti paesi rivieraschi sono stati apposti dei cartelli multilingue per segnalare che le spiagge non sono controllate.

Rinaldi aggiunge: “Il lago d’Iseo è pieno di insidie e ognuno dovrebbe seguire quel che la prudenza consiglia oppure informarsi con i residenti, che ben conoscono le acque”. Tutte precauzioni che evidentemente non bastano, soprattutto di  fronte al boom di turisti che negli ultimi anni sta interessando il Sebino, sia sulla sponda bresciana che bergamasca.

(Foto Giornale di Brescia)

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