Aveva solo 23 anni Davide Chini, giovane boscaiolo residente a Taio, in Val di Non, schiacciato mortalmente da un tronco di faggio.
E’ successo mercoledì mentre stava lavorando insieme ad altri quattro operai di una ditta trentina in un bosco di località Pateghe, nella valle di San Maurizio, poco sotto il Plan di Montecampione, in Comune di Artogne.
Sull’accaduto indagano i carabinieri di Artogne, intervenuti sul posto per i rilievi insieme ad una squadra dei Vigili del Fuoco di Darfo, agli uomini della Quinta Delegazione del Soccorso alpino e al personale medico dell’Ats della Montagna.
A lanciare l’allarme sono stati gli operai che hanno assistito alla scena: dopo il taglio, le piante dovevano essere trascinate verso il basso con un grosso braccio meccanico e Davide si trovava nella parte più alta e ripida del versante. All’improvviso il tronco di una grossa pianta di faggio si è staccato dalla radice e il giovane è stato schiacciato.
Il medico dell’Ats, giunto sul posto con alcuni sanitari, non ha potuto far altro che constatare il decesso del 23enne e i Vigili del Fuoco e il Soccorso Alpino hanno lavorato a lungo per liberare il corpo. Il pesante tronco dell’albero è stato dissezionato prima di essere rimosso per segmenti. Una volta estratto, il corpo senza vita del ragazzo è stato poi caricato sulla barella del Soccorso alpino e portato a valle per circa 400 metri, lungo la strada che sale da Acquebone, dove era atteso dal carro funebre.
La salma è stata ricomposta nell’obitorio dell’ospedale di Esine, e raggiunta in serata dai familiari. Il luogo impervio ha reso difficili le operazioni di recupero, che si sono concluse soltanto attorno alle 20.30
Gli accertamenti medico legali – il magistrato di turno si è riservato di disporre l’autopsia – contribuiranno a fare chiarezza sul dramma.
Davide Chini era Montecampione con la squadra di boscaioli dal 10 settembre.