Nel luglio 2018, nella ricorrenza del 74esimo anniversario dell’incendio di Cevo – che avvenne il 3 luglio 1944 – il Museo della Resistenza di Valsaviore ha aperto le porte al pubblico. Nell’anno trascorso l’afflusso di visitatori è stato molto significativo. Ora si vuole procedere alla sua inaugurazione ufficiale, con particolare attenzione rivolta al mondo della scuola, all’inizio di un nuovo anno scolastico.
Ecco quindi che venerdì 27 settembre sarà tagliato ufficialmente il nastro allo spazio espositivo situato in località Pineta a Cevo. Il Presidente del Museo della Resistenza, Guerino Ramponi, e il sindaco di Cevo, Silvio Citroni, invitano tutti alla cerimonia, che si svolgerà, secondo programma, in due momenti della giornata.
Al mattino, dalle 10:00, si inizierà con l’omaggio floreale al monumento della Resistenza, cui seguirà il saluto del sindaco Silvio Citroni. Dalle 10:30 è prevista la presentazione del progetto “Potenziamento dell’educazioneal patrimonio culturale, artistico, paesaggistico” a cura degli alunni dell’Istituto comprensivo di Cedegolo. Seguiranno gli interventi dei delegati delle Associazioni partigiane e dell’on. Paolo Corsini.
In serata invece si terrà la presentazione, alla presenza dell’autore Mimmo Franzinelli, del libro “Fascismo anno zero“. Appuntamento alle 20,30 a ingresso libero all’interno del Museo.
Il Museo vuole costituire la manifestazione di una memoria ancora viva e partecipata con materiale che narra della Valsaviore e della sua gente fra le due guerre, dei Garibaldini e della lotta partigiana, dei caduti, delle vittime civili, di deportati e internati.
A tal proposito, nelle prime due sale, si propongono ai visitatori videoregistrazioni di brani di testimonianze dei protagonisti, mentre al centro sono collocati oggetti emblematici come: il rastrello del contadino di montagna, la valigia dell’emigrante e il fucile del partigiano, la sedia che rappresenta la testimonianza della fucilazione del giovane partigiano Giovanni Scolari.
Le sale 4 e 5 sono dedicate invece al “racconto” dell’incendio di Cevo: la prima è dominata da una grande immagine retroilluminata del paese distrutto dalle fiamme, con esposti pannelli che descrivono le immagini aeree del paese prima e dopo l’incendio; la seconda da monitor che propongono, in sequenza alternata, brevi testimonianze sui fatti e le sintetiche considerazioni dello storico Mimmo Franzinelli, cui si deve la ricostruzione più dettagliata della vicenda.