Artigiano, artista, collezionista, designer, creatore di mode… queste alcune delle espressioni che descrivono Gherardo Frassa, camuno di nascita, scomparso prematuramente nel 2014. Un legame, quello con la Valle, che non si è mai dissolto, nonostante i viaggi nelle capitali europee e negli States dove visse sette anni “on the road”.
Ora la sua città, Darfo Boario Terme, gli dedica una mostra dal titolo “Tener a mente Gherardo”.
“Un nostro concittadino di cui siamo fieri ed orgogliosi” ha affermato il sindaco Ezio Mondini durante la presentazione dell’evento, definendolo un maestro che ha celebrato l’intera Vallecamonica e ha contribuito a portarne il nome nel mondo artistico contemporaneo.
Il fratello Romano Frassa è l’ideatore e il curatore dell’esposizione, che ripropone una raccolta delle tracce più significative dei lavori di Gherardo: dai disegni di Forattini ai “cimeli” della mostra “Mai dire Mao-servire il pop”, e ancora: i “Fiori di Latta” ispirati alla “Flora Meccanica”, i fiori visionari disegnati dal futurista Osvaldo Bot che rimasero irrealizzati dal 1930 fino al 1986 quando proprio Gherardo Frassa ne commissionò l’esecuzione ai Maestri ferrai “Gnaro” di Bienno che costruirono sia pezzi unici che pezzi numerati.
La mostra sarà visitabile da sabato 5 a domenica 13 ottobre presso Palazzo Congressi a Boario Terme a ingresso libero.