A sei mesi dal rogo che ne ha danneggiato gran parte della struttura, l’attività della Valcart di Rogno, azienda specializzata nel trattamento per il recupero dei rifiuti, non ha ancora ripreso a pieno regime.

Nei giorni scorsi Niccolò Carretta, consigliere bergamasco alla guida della Commissione regionale d’inchiesta, ha visitato il sito. Prima dell’incendio, avvenuto il 21 aprile scorso, la Valcart poteva trattare 200 tonnellate di rifiuti al giorno (60mila all’anno): oggi, invece, lo scartamento è ridotto.

Amo il mio lavoro.Oggi in sopralluogo con la “mia” Commissione di inchiesta alla #Valcart, azienda nel mondo rifiuti interessata da un importante incendio la notte di Pasqua.#zainoinspalla#caschettointesta

Pubblicato da Niccolò Carretta su Lunedì 21 ottobre 2019

Le autorizzazioni temporanee rilasciate dalla Provincia di Bergamo riguardano 29 tipologie di prodotto, mentre l’autorizzazione integrata ne prevedeva 196.

Per Carretta il rogo “ha colpito una comunità e il territorio a cavallo tra due Province da cui è emersa la chiara preoccupazione dei cittadini”. La necessità, ha aggiunto il consigliere, è che “questi impianti siano messi nelle condizioni di tornare a operare a pieno regime il più velocemente possibile”.

La Valcart tratta i rifiuti solidi urbani di Vallecamonica Servizi, ma anche l’amianto da gestire ed altri rifiuti speciali. Per l’azienda lavorano 65 persone, tra dipendenti e collaboratori.

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