Resta in carcere con l’accusa di omicidio volontario il fratello del 34enne marocchino trovato morto in casa a Rogno mercoledì pomeriggio, al civico 19 di via Roma.

Dopo accertamenti e interrogatori, alle 4 del mattino di giovedì è scattato l’arresto per Mohamed Mouhal, 37 anni. Sarebbe stato lui, secondo gli inquirenti, ad uccidere suo fratello Hicham nel corso di una discussione degenerata in una violenta colluttazione, forse a causa dello stato di ebbrezza dei due. In casa sono state trovate infatti molte bottiglie di vino.

I due, con problemi di alcolismo, erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, contro la persona, per droga e per le continue risse di cui erano protagonisti.

Per Mohamed Mouhal oggi è previsto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip. Se il 37enne ha ammesso di aver avuto una lite con il fratello nella serata di martedì, non ha confessato però di averlo ucciso.

Ha detto di essere andato a letto e di essere stato svegliato dal padre arrivato a casa sua nella mattinata di mercoledì. L’uomo, che abita a pochi metri di distanza, era infatti preoccupato perché li aveva chiamati e nessuno dei due rispondeva. Entrando in casa ha trovato Hicham senza vita sul divano.

Il decesso, stando ai primi accertamenti, risale alla notte precedente, quella tra martedì e mercoledì. Ma per avere certezze si attendono i risultati dell’autopsia, che verrà eseguita nelle prossime ore all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

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