In circa 150 persone, sabato pomeriggio, hanno sfilato dal Municipio di Sellero alla centrale della Tsn nella manifestazione organizzata dal gruppo di minoranza “Sellero Futura” per chiedere maggiore chiarezza sul caso che ha scosso l’intera comunità insieme a quella di Cedegolo, che da fine anno si troveranno senza il servizio di teleriscaldamento offerto dalla Energy Wood.
L’azienda, che ha acquisito di recente la centrale a biomassa ora funzionante a metano, ha anche annunciato una maggiorazione dei prezzi del 48% da fine ottobre. Da qui, la corsa all’allacciamento alla rete metano e tanta rabbia.
A guidare il corteo Mattia Peluchetti, consigliere di minoranza, che a fine corteo ha tenuto un incontro pubblico chiedendo pubblicamente cosa ne sarà di quelle famiglie che non riusciranno ad effettuare l’allacciamento entro il 31 dicembre e quale sarà il futuro dell’area della centrale stessa.
I residenti dei due paesi stanno correndo ai ripari, pagando di tasca propria: si parla di 600 euro per l’allacciamento e dai 3mila ai 5mila euro per una nuova caldaia. Cifre che sabato hanno spinto anche ad ipotizzare di intraprendere le vie legali per “esproprio per interruzione di servizio pubblico”.
Inevitabile che si tirasse in ballo anche Giampiero Bressanelli, sindaco di Sellero, colpevole secondo alcuni di aver fatto delle scelte poco lungimiranti. Accuse che il primo cittadino, invitato alla manifestazione ma non presente, respinge a distanza: “Il primo danneggiato è il Comune”, sostiene Bressanelli al Giornale di Brescia, “tra gli utenti di Tsn ci sono anche alcuni amministratori e loro familiari che sopportano gli stessi disagi e costi di tutti gli altri”. Per il sindaco la manifestazione è stata “strumentalizzata”.