Riccardo Sandrini si è dimesso dalla Giunta di Temù. Aveva ottenuto il ruolo di vicesindaco in seguito al risultato delle primarie svoltesi nel paese dell’alta Valle prima delle amministrative di maggio.
I cittadini avevano scelto Giuseppe Pasina come capolista, eleggendolo poi sindaco a maggio. A neppure sei mesi dal voto è arrivato il colpo di scena: con una lettera protocollata sabato mattina dagli uffici comunali e indirizzata al sindaco, il vice Sandrini ha comunicato le sue dimissioni irrevocabili.
Nello scritto puntualizza che la sua decisione è maturata per una serie di motivazioni, tra le quali annovera l’impossibilità di operare “in un clima sereno, di disponibilità, collaborazione, ma soprattutto di sincerità”.
Il sindaco è accusato da Sandrini di “usurpare” le funzioni dell’Ufficio tecnico, volendo gestire di persona “i problemi delle strade, dell’acquedotto, dei pozzetti, e di altre cose del genere, tralasciando tutto il resto, tra cui l’importante questione della centralina”.
Nel frattempo, accolte le dimissioni di Sandrini, Pasina si è limitato, senza commentarle, a convocare la maggioranza per sabato 16 novembre. All’ordine del giorno c’è l’elezione del nuovo vice.