Corteno Golgi, Valdés e Petilla de Aragón sono tre borghi rurali che hanno dato i natali a dei premi Nobel per la Medicina: rispettivamente a Camillo Golgi, Severo Ochoa, e Santiago Ramony Cajal.
Nasce così la Rete europea dei paesi dei Nobel. Il sindaco di Corteno Ilario Sabbadini si è recato nei giorni scorsi a Pamplona per un incontro durante il quale sono state gettate le basi per la costituzione di un gemellaggio tra i tre paesi e i primi passi ufficiali per lo sviluppo del progetto. A maggio a Valdés si terrà il primo incontro ufficiale, mentre a luglio saranno gli spagnoli a recarsi a Corteno Golgi per la prima volta.
Gli obiettivi primari sono ambiziosi: collegare i paesi rurali europei che hanno dato i natali a un premio Nobel, valorizzando la figura di ciascun Nobel attraverso la promozione congiunta di eventi di divulgazione scientifica, culturale, educativa e turistica, oltre a organizzare sia incontri sul turismo culturale basati sulla diffusione scientifica sia attività di promozione e sviluppo dell’ambiente rurale per combattere lo spopolamento dei territori.
Questo incontro tecnico è stato il punto di partenza: nei prossimi mesi i vari membri delle delegazioni lavoreranno per la costruzione e la definizione delle varie attività da inserire nel progetto da presentare alla Commissione Europea, che è disposta a destinare risorse per valorizzare il capitale umano di questi luoghi.
Ma non basta. Un altro piccolo passo per la valorizzazione di Camillo Golgi – e di conseguenza di Corteno – è avvenuto in settimana, quando una troupe della Rai è salita in Valle per realizzare un documentario per RAI Storia. Si tratta di un filmato di circa mezz’ora che ricostruisce la storia del premio Nobel camuno, prima a Pavia e poi a Corteno. Sette comparse, tutte cortenesi, tra cui un signore che ha interpretato proprio Golgi, si sono messe dietro alla macchina da presa con costumi originali dell’800 per fornire uno spaccato della vita dello scienziato nella sua Valle.