Sono 10.868 i casi totali di Covid-19 registrati nella Provincia di Brescia a partire dall’emergenza. Il numero è stato fornito nella consueta diretta del pomeriggio di domenica da Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare: l’aumento, rispetto a sabato, è di 269 nuovi casi.

Un aumento che, però, è stato ormai assodato sia strettamente legato all’aumento dei tamponi effettuati. Non ci sarebbe corrispondenza, quindi, con i nuovi accessi ai Pronto Soccorso o negli ospedali dove, invece, si conferma il calo di pressione.

A confermarlo anche Danilo Cereda dell’Unità di crisi, che ha sottolineato come dal 14 al 28 marzo scorsi ci sia stato un picco di chiamate ad Areu 118 Brescia e Bergamo che, ora, sta pian piano diminuendo. Calano anche i pazienti ricoverati in Terapia intensiva, sebbene il calo sia più contenuto perché i tempi di dimissione sono più lunghi.

La situazione dimostra che le misure stanno funzionando, e che è necessario continuare a rispettarle anche in questa giornata di festa: l’invito della Regione è sempre quello di restare a casa e di non invitare amici o parenti, per non vanificare lo sforzo fatto.

A fronte di queste raccomandazioni, preoccupano però i dati della mobilità in Lombardia, negli ultimi giorni tornata a salire. Gallera, infine, ha annunciato che il periodo di quarantena per chi è attualmente positivo durerà fino al 3 maggio, e che successivamente l’isolamento per chi avrà contratto il virus non durerà più 14 giorni ma 28: questo perché dopo due settimane alcune persone continuano a risultare infette e quindi rischiano di contagiare gli altri.

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