Dopo le proteste, in primis dei genitori degli iscritti e dei professori, alla notizia della chiusura dell’Istituto tecnico e della Secondaria di primo grado della Fondazione Scuola Cattolica di Vallecamonica, don Mario Bonomi, vicario episcopale territoriale della Vallecamonica e Franciacorta, si è sentito in dovere di far giungere all’intera comunità la sua riflessione in merito.
“Proviamo a dire una parola di ringraziamento, di rammarico e di consolazione, secondo lo stile dell’Apocalisse” esordisce la missiva.
Don Mario inizia quindi con le parole di ringraziamento: “Per le nostre suore Dorotee di Cemmo, che hanno iniziato questa esperienza, per la Fondazione, che ha raccolto il testimone, per le famiglie che hanno scelto questa scuola, perché luogo di formazione, oltre che di istruzione; per gli studenti, per i docenti e il personale; per tutti coloro che non hanno mai fatto mancare la loro attenzione e la loro presenza”.
La lettera prosegue col rammarico: “Grande e profondo è il dolore per la chiusura di queste due esperienze di vita, prima ancora che scolastiche” si legge. Don Mario parla della chiusura della scuola di Cemmo come di una perdita grave. “È vero che la sostenibilità economica era divenuta, nonostante i tanti sforzi profusi, non più gestibile” commenta “Ma questo non toglie l’amarezza e il senso di sconfitta che tutti viviamo”.
Spazio infine a una parola di consolazione: “Desideriamo che questo travaglio doloroso possa partorire vita e non vento, come dice il profeta Isaia” scrive don Mario Bonomi concludendo: “Come comunità cristiane di Vallecamonica ci impegniamo a cercare sin da ora tutti insieme – in rete con le altre esperienze scolastiche cattoliche presenti, quelle dell’infanzia e della primaria di Cogno – anche nuove strade per promuovere un’esperienza formativa, educativa e scolastica che continui a scaturire dal cuore del Vangelo”.