“Sono costretto a finire qui il 47esimo Trofeo Vallecamonica”.
La sala consiliare del Comune di Malegno è gremita quando Angelo Centola, direttore dell’Automobile Club Brescia, comunica quello che mai avrebbe voluto dire.
La decisione del comitato organizzatore della cronoscalata Malegno – Borno è stata quella di rendere “onore al caduto” e di esprimere vicinanza ai familiari. Quindi, prove e gara, in programma per sabato e domenica, annullate.
Il capoposto della postazione 21 Mauro Firmo, 50enne di Carpenedolo, ha perso la vita all’ospedale dopo essere stato portato disperatamente in ambulanza a Esine in arresto cardiaco.
L’elicottero del 112 di Brescia ha portato invece al Civile in città un altro commissario di gara, il veronese Davide Furoni.
“Due uomini capaci, che ho voluto fortemente in quella postazione” ha detto con la voce rotta dalla commozione il direttore di gara Francesco Tartamella: “Erano gli occhi miei sul tracciato”.
Tartamella ha poi ricostruito gli attimi che hanno preceduto la tragedia: la vettura 149 è partita regolare alle 10:14 da Malegno. Pochi minuti dopo, alle 10:20, è arrivata la richiesta di soccorso per due persone a terra alla postazione 21, poco sotto il bivio per Ossimo Inferiore. A quel punto sono state fermate le cinque vetture che erano in corsa lungo tracciato.
L’auto, una Peugeot 106, era finita nel burrone sottostante e due persone erano state travolte. Anche il pilota, il malegnese Cristian Furloni , è stato condotto per accertamenti all’ospedale di Esine. Non sarebbe grave, ma fortemente scosso dall’accaduto.
Ancora massimo riserbo da parte dell’organizzazione e delle forze dell’ordine sulle dinamiche dell’incidente.
La zona dove la Peugeot è uscita di strada è stata recintata dalla polizia stradale e la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, affidata al sostituto procuratore Paolo Mandurino
Annullate anche tutte le manifestazioni collaterali organizzate a Borno, come il concerto di Ivana Spagna in programma per sabato sera in piazza Giovanni Paolo II.
(Ha collaborato Sandra Simonetti)