La Siv, Società Idrica di Vallecamonica, presenta i propri conti ed esulta: il bilancio 2021 ha un utile d’esercizio che ammonta infatti a 265mila euro (nel 2020 era di 102mila euro), che si aggiungono ai 100mila già impegnati per i lavori del depuratore di Malonno.
Con questi numeri, la società presieduta da Corrado Tomasi resta ferma sui propri passi e sul proprio obbiettivo di ottenere l’Ambito Territoriale Ottimale Camuno. Una sfida che sembrava ad un passo dalla vittoria quando, a fine anno scorso, la Regione aveva approvato una legge che dava il via libera a nuovi Ato perimetrati con riferimento ai confini amministrativi delle Comunità Montane.
Una legge che, però, un paio di mesi dopo è stata impugnata presso la Corte Costituzionale dal Ministero della Transizione Ecologica e dal Consiglio dei Ministri. Ma a sostegno dell’ambizioni della Siv ci sono vari elementi: innanzitutto il fatto che non solo i trentuno Comuni aderenti sono d’accordo all’istituzione di un Ato, ma anche i 9 che attualmente aderiscono ad Acque Bresciane.
C’è poi lo studio della Bocconi, confermato dal Politecnico di Milano, secondo cui con un Ato valligiano le tariffe sull’acqua si dimezzerebbero. Siv, Comunità Montana ed i Comuni non si arrendono, anche se i tempi saranno lunghi.