Caldo record, l’aumento della temperatura in provincia è soprattutto in Media e Alta Vallecamonica

L’emergenza idrica legata alla siccità che stiamo vivendo è la più grave degli ultimi 70 anni: lo dimostrano le ordinanze anti-spreco in aumento nei Comuni italiani (in Vallecamonica, per ora, il numero è di dodici), ma la crisi causata dalla mancanza di precipitazioni è acuita dal fatto che si sta verificando durante un’estate caldissima, in cui stiamo avendo conferma di quanto scienziati ad attivisti stanno dicendo da anni, ovvero che la temperatura del nostro pianeta sta pericolosamente aumentando.

E la Vallecamonica non ne è esente: la ricerca pubblicata dall’European Data Journalism Network, nell’ambito del progetto “In marcia con il clima”, pubblica le variazioni di temperatura, Comune per Comune, dagli anni Sessanta agli anni Dieci del Duemila.

In tutta la Provincia l’aumento è in media di 2,6 gradi, con numerosi Comuni che si avvicinano più ai 3 gradi di aumento che ai due. E proprio alcuni paesi tra la Media e l’Alta Valle hanno registrano l’aumento maggiore: a Berzo Demo, Cevo, Cedegolo e Sellero le temperature negli ultimi cinquant’anni si sono alzate in media di 3,66 gradi, seguite da Cerveno, Capo di Ponte, Ceto e Paspardo con un +3,58 gradi, mentre a Braone, Losine e Niardo l’aumento è stato di 3,47 gradi.

La differenza minore tra i due decenni si è registrata invece a Berzo Inferiore, Bienno, Cividate Camuno, Esine, Malegno ed Ossimo, con un +2,02; a Borno l’aumento è di +1,55 gradi. Ad essere colpite, insomma, sono soprattutto le zone montane, a causa dell’altitudine. Ma all’interno di questa crisi ci siamo tutti.