A Niardo si continua a lavorare per risolvere le varie criticità ancora presenti a tre settimane dall’alluvione che ha travolto il paese, soprattutto nella zona del Crist, sul fondovalle. Danni alle case, ai negozi, alle strade e alla linea ferroviaria, causati dall’esondazione di torrenti Re e Cobello che dalla montagna hanno scaricato fino a valle massi, fango e tronchi.

Il nodo rimane quello del riconoscimento dello stato di calamità e probabilmente nei prossimi giorni alcuni tecnici governativi del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale effettueranno il sopralluogo per valutare l’entità dei danni provocati e decidere se concedere i risarcimenti statali.

Nel frattempo il Comune di Niardo può contare su 5 milioni di euro di contributi regionali straordinari, erogati nei giorni immediatamente successivi all’alluvione. Tale denaro verrà gestito, come da regolamento dalla Cuc, la Centrale unica di committenza di Brescia, che appalterà le varie opere necessarie aprendo dei bandi di gara. Con il milione di euro circa messo a disposizione dal pronto intervento regionale già all’indomani della calamità, il sindaco Sacristani ha provveduto ad affidare a varie ditte i lavori più urgenti come la pulizia delle strade, il ripristino dei sottoservizi, la sistemazione degli alvei dei due corsi d’acqua.

Anche la Comunità Montana di Vallecamonica ha dato un aiuto economico al Comune, stanziando un contributo straordinario di 50mila euro. Garantito inoltre il supporto in ogni forma alla richiesta di emergenza nazionale, di competenza regionale ma che l’ente comprensoriale ha immediatamente appoggiato e della quale si sta interessando.

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