Seguendo le norme che porteranno in tutta Italia regole più rigide e controlli più severi, la Prefettura di Brescia ha pubblicato, nei giorni scorsi, il bando di gara per l’affidamento del servizio di accoglienza temporanea di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.
Una procedura che servirà ad accreditare, entro il mese di ottobre, tutte le realtà pubbliche e private che si renderanno disponibili all’accoglienza. .Il bando prevede per la nostra provincia 3.624 posti per l’accoglienza di cittadini stranieri nel 2017 e nel 2018.
Considerato che sono già presenti 280 profughi tramite il sistema Sprar, quelli che Brescia dovrà accogliere saranno 3.344. La decisione di ricorrere al bando è dovuta anche alla grossa cifra che sarà stanziata per la gestione dell’accoglienza, ovvero 42 milioni e 719mila euro.
Forte del fatto che ormai l’accoglienza dei profughi è una situazione ordinaria e non d’emergenza, il bando fa delle specifiche richieste a chi vorrà parteciparvi: dovranno essere assicurati servizi come la gestione amministrativa, l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, la fornitura dei beni, pulizia e igiene ambientale, pasti, abbigliamento ed istruzione.
Il bando, infine, elenca anche quali Comuni sono già in regola con l’accoglienza, quali si stanno attrezzando e quali, invece, continuano a negare la propria partecipazione, nonostante le sollecitazioni. 24 i Comuni della Vallecamonica che già accolgono profughi, mentre 15 quelli che si rifiutano per varie ragioni: Artogne, Berzo Inferiore, Bienno, Cimbergo, Incudine, Malonno, Marone, Monno, Monte Isola, Ono San Pietro, Paisco Loveno, Paspardo, Pisogne, Sale Marasino e Vezza d’Oglio.