Una cerimonia toccante e necessaria per ricordare sempre chi ha subìto angherie fisiche e psicologiche e rendere loro il giusto omaggio. E’ andata in scena domenica mattina al teatro San Giovanni Bosco di Edolo, raggiunto dai familiari dei 54 internati militari italiani nei lager nazisti che hanno ricevuto la medaglia d’onore conferite con decreto del Presidente della Repubblica.

Un momento necessario per fare memoria di coloro che furono deportati e internati nei campi nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, come ha ricordato Maria Rosaria Laganà, Prefetto di Brescia: “Mai come in questo periodo”, ha detto, “bisogna ricordare le tappe della nostra storia che ci hanno portato fino a oggi in una società che vive pacificamente e in maniera solidale, nonostante si sia ancora oggi circondati da paesi che vivono in situazioni di conflitto in cui alla fine è la popolazione civile che ne paga le conseguenze. Coloro che hanno affrontato il sacrificio della prostrazioni fisiche e psicologiche vanno ammirati per il grande rigore morale per l’assenza di sentimenti di commiserazione o di vendetta, questo è l’insegnamento più grande che ci hanno trasmesso”.

Parole a cui hanno fatto eco quelle della Dott.sa Anna Maria Sambuco, presidente dell’Associazione Nazionale Ex Internati, che ha sottolineato la forza del ricordo a favore delle nuove generazioni. Da Luca Masneri, sindaco di Edolo, è andato invece il ringraziamento alla sezione camuna dell’Anei per aver censito i 113 internati militari del paese, di cui sette non hanno fatto ritorno a casa.

“La cerimonia di oggi ha il significato di una ricongiunzione col passato della nostra comunità”, ha precisato il primo cittadino, “abbiamo il dovere di ricordare perché ciò che dimentichiamo può tornare. Lo vediamo in questi anni con il ritorno della guerra nel nostro continente, gli avvenimenti del Medioriente: troppo spesso l’utilizzo delle armi non risolve i conflitti, bisogna combattere con la forza dei nostri valori e dei principi di fraternità universale che devono farci dire che esiste sempre una soluzione al conflitto, questo è e sarà il compito delle istituzioni”. Le medaglie sono andate agli Internati militari non solo di Edolo, ma anche di Corteno Golgi, Niardo, Cividate Camuno, Pian Camuno, Sonico, Pisogne, Malonno, Darfo, Incudine e Braone.

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