Un novembre speciale, quello di Rete di Daphne, che si occupa di dare sostegno e consulenza, legale e psicologica, alle donne vittime di violenza. L’associazione compie 10 anni nel periodo in cui si avvicinano gli appuntamenti correlati alla celebrazione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Presieduta da Maria Grazia Savardi, Rete di Daphne dal 2018 è riconosciuta come gestore dell’omonimo centro antiviolenza. Oggi Daphne ha quattro sportelli, il principale, con orari su cinque giorni a settimana, è a Iseo. Tutti sono seguiti da un’équipe di professioniste donne, da avvocate civiliste e penaliste, a psicologhe, fino a mediatrici culturali e assistenti sociali: prendono in carico la donna vittima e la supportano sia a livello psicologico che legale.
Nel solo 2023, si sono rivolte ai centri antiviolenza gestiti da Daphne più di ottanta donne. Il 30% è di origine straniera, ma la maggioranza è comunque italiana, in prevalenza tra 30 e 50 anni di età. Numeri in crescita che testimoniano che il tema della violenza di genere sia più conosciuto e denunciato, anche se ancora molto c’è da fare.
Per celebrare i 10 anni di attività sul territorio, la Rete di Daphne, fra vari eventi, propone per oggi alle 17, all’Arsenale, il convegno “La storia dalla parte delle donne”; il 25 al castello Oldofredi, il monologo di Valeria Battaini dal titolo “Quando muoio io”; il 2 dicembre l’artista Patrizia Benedetta Fratus, proporrà invece un’opera partecipata, che prenderà il via in piazza e terminerà alla sede dell’associazione al palazzo dell’Arsenale.
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