Continua lo scontro tra alcune associazioni locali ed il Comune di Darfo Boario Terme relativamente al progetto di realizzazione della passerella sul “roccione” del Lago Moro. La passerella, all’interno di un piano più ampio di riqualificazione di Capo di Lago, sorgerà tra l’area pic-nic e la zona delle panchine, per una lunghezza di otto metri ed una larghezza di un metro, contornando lo sperone roccioso che scende a lago.
Un’idea che non piace all’Associazione Amici del Lago Moro, al Circolo Legambiente di Vallecamonica, al Cai-Tam Vallecamonica e Sebino, al Cai di Darfo Boario Terme ed all’Osservatorio Territoriale Darfense che, dopo la raccolta di oltre duemila firme ed aver organizzato un flashmob, hanno constatato che non vi è stata alcuna disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale ad un dialogo.
Da qui, la decisione di procedere con un ricorso al Tar di Brescia, chiedendo l’annullamento degli atti autorizzativi del progetto stesso: operazione, questa, che segue l’attivazione di un accesso agli atti, per poter disporre di tutti i documenti tecnici ed amministrativi.
“Un’iniziativa che non ha altra motivazione se non quella di recepire il disagio espresso da una vasta comunità, non solo di Darfo Boario Terme, per il danno che sarebbe apportato dalla passerella ad uno dei luoghi più belli e iconici del Lago Moro” dicono le associazioni coinvolte, il cui auspicio è che Dario Colossi, sindaco di Darfo, possa riconsiderare il progetto.
Per questo, fanno sapere, pur mantenendo piena disponibilità ad un confronto, nei prossimi giorni daranno il via ad un crowdfunding, ovvero una raccolta fondi affinché si possano sostenere i costi di un’adeguata assistenza legale per l’intero prosieguo del contenzioso.