È coincisa con la giornata di Santa Lucia la cerimonia di consegna delle 25 onorificenze al merito della Repubblica da parte della prefetta di Brescia Maria Rosaria Laganà. E gli occhi di Pietro Bondioni di Niardo, sul palco dell’auditorium della Camera di Commercio, brillavano come quelli dei bimbi che ricevono i doni.
Accompagnato dalla famiglia, dai figli, dai nipoti adolescenti per i quali rappresenta un esempio, e dal sindaco di Niardo ,Carlo Sacristani, l’anziano camuno è stato proclamato Cavaliere. Capogruppo degli alpini di Niardo dal 1965 al 2018, si è distinto per il suo quotidiano e generoso impegno all’interno dell’Ana di Vallecamonica. Come ricordato durante la lettura della motivazione dell’onorificenza, Bondioni inoltre “si è prodigato nella ricostruzione di Gemona, in Friuli, nel 1976, dopo il terremoto. Ha operato nel 2012 in seguito al terremoto in Emilia, aiutando nella ricostruzione di una casa di due persone anziane distrutta dall’esplosione di una bombola. Dal 1972 al 1990 è stato anche donatore Avis”. Pietro Bondioni è salito sul palco con il sindaco e la prefetta indossando l’inseparabile cappello da alpino.
Alla cerimonia erano presenti numerosi sindaci, amministratori regionali, rappresentanti delle categorie economiche, dei sindacati, del mondo accademico e della società civile, il Vescovo di Brescia. Un appuntamento che la prefetta ha voluto estendere alle istituzioni, per lo scambio di auguri e un sintetico bilancio del 2023 stilato dalla prefettura di Brescia.
Un anno complicato, dagli eventi positivi come la Capitale della Cultura con Bergamo, a quelli meno edificanti come la lotta contro fenomeni preoccupanti: la violenza sulle donne e tra minori, gli incidenti sul lavoro e sulle strade, le bonifiche. Un impegno particolare lo ha richiesto l’arrivo di 2.100 richiedenti asilo.