Anche i piccoli Comuni, così come le grandi città, devono affrontare il triste fenomeno dell’evasione fiscale, che comporta gravi perdite in bilancio con conseguente difficoltà a far quadrare i conti e garantire ai propri cittadini i servizi necessari.
Succede anche ad Artogne, dove il bilancio di previsione 2024 del Comune alla voce crediti di dubbia esigibilità per entrate tributarie ed extra tributarie indica la somma di 313.300 euro. Il rischio prescrizione si fa più vicino: per questo l’Amministrazione ha inviato 180 notifiche per omesso o parziale versamento della Tari del 2018.
La somma mancante è emersa dopo alcuni controlli effettuati da una società incaricata di svolgere attività di supporto all’ufficio Tributi. Il Municipio punta a recuperare 32.589 euro, di cui 28.442 riferiti al capoluogo e 4.147 a Montecampione.
Oltre che la Tari, gli accertamenti riguardano anche il servizio idrico integrato per gli anni 2018 e 2021. Per il 2018 il numero delle notifiche è di 179, per il 2021 sono 367, con 43.511 euro relativi solo a Montecampione. I controlli hanno riguardano anche l’Imu per gli anni dal 2017 al 2022, con il 2020 e il 2021 segnalati come quelli caratterizzati da una maggiore evasione. In questo caso gli accertamenti sono stati 63 per un totale di 100.706 euro tra imposta, interessi maturati e spese di notifica.