Continua a generare incertezze il progetto che porterà sulla Brescia-Iseo-Edolo i primi treni a idrogeno in Italia. Se la politica locale è già divisa sulla questione, anche i comuni cittadini stanno evidenziando qualche perplessità, soprattutto coloro che vivono nelle aree in cui si realizzeranno gli impianti di produzione e stoccaggio di idrogeno.

Proprio da questi dubbi è nato il Comitato per la valorizzazione della linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo, con l’obiettivo di avere maggiori dettagli sul progetto, per cui il gruppo chiede delle modifiche. “L’idrogeno”, dicono i rappresentanti del Comitato, “dovrebbe rappresentare una svolta green, ma di fatto il combustibile prodotto ad Iseo deriverà dal metano con rilascio giornaliero di anidride carbonica, gas serra per eccellenza”.

Il gruppo avanza anche dei dubbi sull’effettiva utilità di una linea a idrogeno, dal momento che non è previsto nel progetto un potenziamento del servizio in termini di un maggior numero di corse o di treni più veloci.

Da qui, la richiesta a chiunque lo volesse di firmare una petizione, per chiedere di rivedere il progetto e rimodularne le fasi attuative, rinunciando all’acquisto della seconda tranche di nuovi treni. Dei 400 milioni previsti, se ne potrebbero così risparmiare non pochi per eseguire “interventi funzionali sulla linea ferroviaria, aumentare le corse, integrare i servizi e modulare le tariffe”. La raccolta firme è ancora in corso: chi volesse più informazioni può scrivere a noh2co2train@gmail.com o visitare la pagina Facebook del gruppo.

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