Domenica 1° ottobre verrà inaugurata a Borno la parete di arrampicata intitolata ad Andrea Arici, giovane bornese morto 5 anni fa in Valbondione, tradito dal suo parapendio. La falesia si trova poco sopra la località Triangolo: prendendo il sentiero (direzione malga Corvino) che si stacca dalla strada dei cavalli che collega le Ogne con Croce di Salven, in poco meno di mezz’ora ci si trova ai piedi della parete, in mezzo alla natura e lontana dal caos.

Una falesia di dry tooling con 21 (ma potrebbero crescere ancora) vie chiodate, dal d5 al d12. Sarebbe piaciuta ad Andrea, ne sono convinti Igor Gheza e Paolo Rigali, che hanno potuto realizzare il loro sogno e dedicarlo all’amico scomparso, anche grazie all’aiuto del Comune di Borno. “Quando Igor e Paolo sono venuti a chiedermi un piccolo aiuto economico per realizzare la parete di arrampicata – ha detto il sindaco Matteo Rivadossi- sono stato molto felice. Questo luogo condensa la memoria per un nostro giovane concittadino e amplia l’offerta sportiva del nostro paese, che sempre più spesso è meta di chi ama gli sport all’aria aperta”.

Dall’individuazione del luogo alla realizzazione vera e propria sono passate ore e ore di lavoro, di pulizia, di studio e di perfezionamento. “Volevamo fosse bella e divertente – raccontano i due amici- per tutti gli appassionati”. Ci sono voluti cinque anni di impegno e di lavoro, ma ora sono pronti ad inaugurarla: il taglio del nastro e la giornata di arrampicata in compagnia, anche alla presenza dei parenti di Andrea, è prevista per domenica alle 10:00.

Share This