L’amministrazione comunale di Breno ha deliberato in Giunta a dicembre l’approvazione delle Tariffe per il trasporto scolastico dal prossimo anno scolastico 2025-2026. Una novità per i cittadini e i piccoli utenti, dato che finora lo scuolabus non veniva pagato dalle famiglie.

Il costo dei trasporti, come noto, negli ulti anni è aumentato, raggiungendo, per il pulmino che fa il giro di Breno e frazioni, i 133mila euro annui. Il problema evidenziato dall’assessore all’Istruzione Manuela Taboni è che ogni anno si iscrivono più bambini di quelli che poi effettivamente utilizzano il servizio. L’introduzione di una quota di iscrizione simbolica, ritiene l’amministrazione, è un modo per razionalizzare le risorse e responsabilizzare le famiglie.

Da settembre 2025 dunque le tariffe sono state così decise: 150 euro annui per gli utenti che vanno alla scuola dell’Infanzia (ridotto a 100 per il secondo figlio), 100 euro annui per i ragazzi di primaria e secondaria di I grado.

Non tutti però hanno accolto di buon grado la novità: in questi giorni in paese è stata aperta una petizione per chiedere il mantenimento della gratuità del servizio di trasporto scolastico, poiché si ritiene che “l’introduzione delle tariffe del servizio scuolabus rappresenti una spesa aggiuntiva sul bilancio familiare”. I fogli per la raccolta firme si trovano presso la Forneria Mazzoli o presso il Bar Stazione.

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